Il panorama dell'istruzione sta subendo profonde trasformazioni, che impattano anche sulle modalità di selezione dei futuri docenti. Durante un recente convegno organizzato dall’UGL con la partecipazione del ministr dell'Istruzione a Valditara con il tema "Docenti: Formazione per il domani", è stato annunciato un significativo avanzamento nel processo di selezione dei docenti, con un maggiore focus sulla valutazione delle competenze didattiche tramite una lezione simulata al termine del periodo di tirocinio.
Il Ministro dell'Istruzione e del Merito, Valditara, ha confermato che questa innovativa forma di valutazione rappresenta un passo avanti rispetto ai metodi di reclutamento precedenti. Tale modalità di valutazione pratica è stata già impiegata con successo in alcuni concorsi docenti, come quello riservato del 2018, reintroducendo un elemento di valutazione che mira a elevare lo standard didattico nelle scuole.
Il prossimo concorso per docenti, il cui bando è atteso nel corso di questo autunno, vedrà l'introduzione di nuove procedure concorsuali finalizzate al reclutamento di ben 30.216 posti di docente, di cui 21.101 su posto comune e 9.115 su posto di sostegno. Questa procedura concorsuale, che si prevede sarà bandita annualmente, ha l'obiettivo di coprire i posti vacanti e disponibili in ogni regione.
Il concorso prevede una prova scritta che accerterà le conoscenze e competenze del candidato in ambito pedagogico, psicopedagogico, didattico-metodologico, informatico e nella lingua inglese, attraverso una serie di quiz a risposta multipla.
Inoltre, sarà prevista una prova orale volta ad accertare le conoscenze e le competenze specifiche della disciplina per cui si concorre, insieme alle competenze didattiche sull'abilità nell'insegnamento. Quest'ultima parte della valutazione sarà effettuata attraverso la progettazione di una lezione su un tema specifico, con un preavviso minimo. I candidati dovranno dimostrare di saper progettare le lezioni considerando l'argomento e il target, applicando moderne metodologie didattiche adeguate al contesto. Durante la prova orale, i candidati dovranno anche essere in grado di motivare le loro scelte didattiche e gestire eventuali obiezioni dei commissari, dimostrando abilità comunicative ed empatiche in relazione al target di alunni ipotizzato.
In conclusione, questo nuovo approccio al reclutamento dei docenti mira a selezionare i futuri insegnanti non solo in base alle conoscenze teoriche, ma anche alle loro competenze pratiche e alla loro capacità di interagire efficacemente con gli studenti. Una scelta che punta a innalzare il livello della didattica nelle scuole, preparando insegnanti altamente qualificati e pronti ad affrontare le sfide del mondo educativo contemporaneo.