Il 31 gennaio 2022 gli studenti dell’ultimo anno di scuola
secondaria di secondo grado (superiori), hanno subito un’autentica doccia
fredda e le dichiarazioni del ministro dell’Istruzione Bianchi, sul ritorno all’esame
di maturità nelle modalità pre-pandemia, con riattivazione della prova scritta
di italiano e del secondo scritto, dopo due anni di pandemia, ha seminato sgomento
e in molti casi terrore tra gli studenti che devono affrontare la maturità tra
pochi mesi.
Perché c’è da preoccuparsi con il ritorno agli scritti
seguiti da una giornata di orali?
La maggior parte degli studenti non sono allenati alle prove
scritte, in particolare all’elaborato di italiano e spesso neppure per il secondo scritto, che sarà diverso a seconda dell’indirizzo
scolastico, come accadeva prima della pandemia. Anche l’orale sarà influenzato
dalle prove scritte, perché ovviamente le commissioni potranno chiedere di
puntualizzare alcune cose affrontate agli scritti, con ampio uso di
collegamenti multi e interdisciplinari. Mancano poco più di tre mesi e non sarà
facile riacquisire il necessario allenamento.
Se la situazione voti dalla prima pagella, alla fine
del primo trimestre o quadrimestre, non è particolarmente negativa, c’è comunque
da preoccuparsi e c’è il rischio di non essere ammessi alla maturità se non si
ha la sufficienza piena in tutte le materie?
In molti casi, dopo due anni di pandemia, gli insegnanti
delle scuole statali, si sono dimostrati tutt’altro che comprensivi e ben
disposti nei confronti degli studenti e ancora ricordano con spirito di rivalsa
l’obbligo di promozione imposto dal MIUR al termine dell’anno scolastico
2019-20 e già lo hanno dimostrato al temine del precedente a.s. 2020-21 e all’inizio
di questo. In quest’anno scolastico, ancora caratterizzato dal ricorso a
periodi di DAD, il lavoro era stato
impostato per un esame “agevolato”, come nei precedenti due anni e la notizia
del ritorno all’esame classico, ha diffuso fra i docenti, la paura della brutta
figura, nei confronti dei colleghi in commissione, per la possibile
impreparazione dei loro studenti. Molti insegnanti hanno già manifestato con i
colleghi, l’intenzione di non ammettere agli esami di maturità, gli studenti con
qualche insufficienza, anche non grave, senza sconti e aiuti per nessuno.
Come e quando bisogna muoversi per evitare la
bocciatura e a cosa bisogna fare attenzione?
Tecnicamente e Legalmente, ci si può ritirare dalla scuola
statale entro e non oltre il 15 marzo 2022, per poi ripresentarsi da privatista
in un’altra scuola statale o paritaria, ma ATTENZIONE, prima di presentare
domanda di ritiro, è consigliabile attivarsi immediatamente, possibilmente con
ampio anticipo, rispetto alla scadenza legale, per verificare la fattibilità
della cosa per individuare e valutare le azioni più efficaci, rivolgendosi a
chi conosce alla perfezione la normativa scolastica e le dinamiche scolastiche
da “addetto ai lavori” e che saprà consigliare al meglio sul da fare, per
evitare sorprese ed arrivare serenamente alla conclusione dell’anno scolastico.
ATTENZIONE prima di presentare la domanda di ritiro alla
scuola attualmente frequentata bisogna aver espletato alcuni passaggi
burocratici, in assenza dei quali si rischi di non poter sostenere l’esame di
maturità da nessuna parte. Chiama subito Istituto Kant La Spezia al nr. 0187
518940 o 392 9282479 (anche whatsapp) per chiedere un appuntamento con la direzione
che, dopo aver attentamente analizzato il tuo caso, saprà consigliarti la
scelta più efficace, senza errori e passi falsi.
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