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mercoledì 2 settembre 2020

GPS 2020 in pubblicazione. Tantissimi gli errori. Come presentare reclamo e far rettificare il punteggio senza spendere nulla. Importante agire subito ed in modo corretto

 


Prof. Pierino V. Guerisoli - Assodocenti
Caos pubblicazione Graduatorie Provinciali GPS. Mancano ancora molti ambiti territoriali e moltissimi sono gli errori. Iniziano i ricorsi, al momento tramite semplice reclamo. Se non accolti i ricorsi alla giustizia amministrativa saranno migliaia
  
Lunedì 31 agosto 2020, era la data prevista per la pubblicazione delle nuove Graduatorie Provinciali Docenti GPS. Com’era prevedibile, stante la mancanza di linee guida e direttive precise da parte del Ministero dell’Istruzione, tale scadenza non è stata rispettata in tutte le provincie. Alla mezzanotte del 1 settembre le GPS erano state pubblicate in meno della metà delle provincie italiane e in moltissimi casi, i punteggi attribuiti sono palesemente errati, per le scelte operate, senza un indirizzo comune, dai vari Uffici Scolastici per i vari ambiti territoriali e in molti casi dalle cosiddette “scuole polo” a cui sono state materialmente demandati i controlli della fase precedente la pubblicazione delle graduatorie e la redazione delle stesse.

In queste ore, vari Uffici Scolastici stanno ancora pubblicando le graduatorie.

Quest’anno, a differenza di quando avveniva in passato, con le vecchie graduatorie d’Istituto di seconda e terza fascia, o di altro tipo, non è più prevista la pubblicazione di graduatorie in due fasi: graduatoria provvisoria, seguita in un secondo tempo dalle c.d. Graduatorie Definitive. Questa volta le GPS sono definitive e salvo rettifiche, sempre ammissibili, con specifici provvedimenti in autotutela, da parte dell’Ufficio che le ha redatte, saranno utilizzabili immediatamente, dalle singole istituzioni scolastiche, per la stipula dei contratti di lavoro a tempo determinato (supplenze).

Come mai questi ritardi nella pubblicazione delle graduatorie?

La procedura per la validazione delle domande non era chiarissima e i vari Uffici Scolastici hanno affidato alle c.d. “Scuole Polo” senza direttive precise su come operare (v. qui). Questo ha generato il caos e ogni Ambito Territoriale, ma sarebbe meglio dire, ogni scuola polo e talvolta ogni incaricato alle operazioni, si è mosso autonomamente utilizzando gli strumenti che aveva (o non aveva).

Quali sono gli errori più ricorrenti?

E’ successo di tutto. Sono stati valutati titoli non dichiarati, o sono stati valutati in maniera erronea. Sulla base di considerazione assolutamente erronee, in assenza di indicazioni precise da parte del ministero, qualche incaricato, ha deciso di applicare le tabelle del D.M. 374/2017, notoriamente abrogate da quelle dell’O.M. 60/2020. In altri casi, anche se la cosa può apparire grottesca, sono stati riconosciuti punteggi per servizi mai prestati, in altri sono stati calcolati punteggi negativi per il servizio. E’ evidente che in quest’ultimo caso si tratti di errori materiali, probabilmente derivanti dall’imperizia nell’utilizzo di strumenti informatici di produttività individuali (fogli di calcolo).

Alcuni, fra cui anche alcuni sindacalisti, interpellati da loro assistiti, rispondono che l’univo modo per far rettificare i punteggi sia un ricorso al TAR o al Consiglio di Stato, è veramente così?

Di primo acchito potrebbe essere così, visto che non esiste più la differenza fra graduatorie provvisorie e definitive, anche se in base ai principi generali e alla prassi amministrativa è possibile invocare il cosiddetto potere di autotutela, per il quale l’amministrazione, resa edotta dell’errore commesso, può in qualsiasi momento annullare o rettificare un provvedimento, onde tutelare l’ufficio dalle possibili conseguenze, anche risarcitorie, derivanti da una probabile soccombenza in sede giudiziale. In pratica, l’ufficio scolastico, una volta analizzata la situazione specifica, sulla base di un formale reclamo, ben redatto, argomentato e circostanziato, può avere la convenienza di accogliere le obiezioni presentate e procedere alla rettifica del punteggio. Per massimizzare la possibilità di accoglimento del Reclamo, è importante che sia ben redatto, con argomentazioni valide e ben esposte.

E’ vero che qualche Ufficio Scolastico si è già adoperato per la correzione di errori?

Si vari uffici scolastici, sulla base delle segnalazioni e reclami, hanno rettificato i punteggi, già prima della pubblicazione delle GPS di competenza. In alcuni casi, alcuni uffici scolastici, con uno slancio di creatività, si sono inventati una procedura, non prevista dal ministero per queste graduatorie, pubblicando sul sito istituzionale, avvisi con la possibilità per gli interessati di presentare segnalazioni di errori entro un tempo arbitrario di 3 o 5 giorni dalla pubblicazione.

Come muoversi se si ritiene che il punteggio assegnato sia errato e quali sono le tempistiche per agire? Qual è la procedura corretta per chiedere la rettifica del punteggio?

E’ importante essere tempestivi ed agire immediatamente:

  • La prima cosa da fare è controllare scrupolosamente il proprio punteggio ed elencare i maniera chiara e concisa le proprie ragioni. E’ possibile utilizzare il modello word da noi predisposto che sarà fra poco scaricabile qui.
  • Va compilato con i propri dati e riferimenti, indicando in maniera chiara e ben argomentata le motivazioni per le quali si ritiene siano stati commessi errori;
  • Va poi stampato, firmato e scansionato ed inviato per Raccomandata con Ricevuta di Ritorno sia all’Ufficio Scolastico dell’Ambito Territoriale di riferimento che ha pubblicato le graduatorie, che alla Scuola Polo che ha materialmente effettuato i controlli e redatto le graduatorie;
  • Bisogna immediatamente anticipare la scansione del reclamo, possibilmente tramite PEC o in alternativa con posta elettronica ordinaria (PEO) sia all’Ufficio Scolastico dell’Ambito Territoriale di riferimento che ha pubblicato le graduatorie, che alla Scuola Polo che ha materialmente effettuato i controlli e redatto le graduatorie

Cosa fare se il reclamo non è ammesso?

A quel punto, non rimane che procedere per via amministrativa, con ricorso al TAR, da presentare entro 60 giorni dalla data della pubblicazione della Graduatoria, o al Consiglio di Stato, entro 120 giorni dalla pubblicazione. Mentre il reclamo non richiede l’intervento di un legale, i ricorsi al TAR, come quelli al Consiglio di Stato debbono essere presentati tramite uno studio legale specializzato in Diritto Amministrativo e sono piuttosto onerosi

 scarica il modello word per reclamo all'USP

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