incontro MIUR-Organizzazioni Sindacali |
di Pierino V. Guerisoli - Assodocenti
“A seguito del confronto costruttivo aperto
insieme al Presidente Giuseppe Conte a Palazzo Chigi – Presidenza del Consiglio
dei Ministri lo scorso 24 aprile con le organizzazioni
sindacali, abbiamo
deciso di recepire nel primo veicolo normativo utile la proposta unitaria
presentata dai sindacati, che troviamo concreta, di buon senso e in linea con
il contratto di governo. Sì, quindi, a misure uniche e straordinarie per la
stabilizzazione del precariato storico e sì a percorsi abilitanti aperti a
tutti coloro che hanno acquisito adeguata esperienza, con selezione in uscita
come nel 2013.” è il testo del post Facebook del 24 maggio 2019, con cui il
ministro dell’Istruzione Marco Bussetti,
annunciava il si del Governo ai nuovi Percorsi Abilitanti Speciali (PAS),
riservati ai precari storici.
“Non è escluso che la norma che attiva i
percorsi abilitanti speciali possa essere inserita già
Cosa sono i PAS?
I Pas (Percorsi Abilitanti Speciali), sono percorsi per
l’abilitazione dei docenti che possono vantare certi requisiti di servizio, fissati
in almeno 36 mesi di servizio. I Percorsi
Abilitanti Speciali (PAS) sono corsi, per ogni classe di concorso, di durata
annuale che abilitano all'insegnamento. A differenza dei corsi TFA nei
PAS non è prevista l' attività di tirocinio nelle scuole, in quanto già assolta
con il servizio già prestato.
Cosa vuol dire che
i PAS saranno con selezione in uscita?
Come gìà avvenuto nella precedente edizione del 2013, i
corsi si concluderanno con un esame finale, avente valore di Esame di Stato.
Coloro che supereranno l’esame finale conseguiranno l’abilitazione
all’insegnamento sul posto o classe di concorso per il quale hanno partecipato.
Chi potrà
accedervi?
Potranno partecipare ai PAS i docenti non abilitati, con almeno
tre anni scolastici di servizio pregresso. Si prevede una partecipazione molto
nutrita ipotizzata in circa 55.000 docenti non abilitati. Fra coloro che supereranno
l’esame finale, circa 24.000 saranno immessi in ruolo, mentre i rimanenti
conseguiranno comunque l’abilitazione e in attesa di un eventuale ruolo,
potranno chiedere di passare dalla 3^ alle 2^ fascia, delle graduatorie d’Istituto,
con maggiori opportunità di lavoro.
Come saranno
presentate le domande?
Le istanze di partecipazione ai PAS, dovranno essere essere
trasmessa all’Ufficio Scolastico Regionale della regione prescelta,
esclusivamente con la procedura informatica POLIS e l’interessato dovrà
dichiarare espressamente di essere disposto a garantire sia l’espletamento del
servizio che la frequenza dei corsi.
Sicuramente non potranno partecipare ai PAS i docenti con
contratto individuale di lavoro a tempo indeterminato nelle scuole statali.
Dove si
svolgeranno i corsi PAS?
I corsi saranno organizzati dalle Università e dalle istituzioni
AFAM (Alta Formazione Artistica e Musicale) ovvero Accademie di Belle Arti e
Università statali e paritarie
Come si
svolgeranno?
I corsi PAS saranno
tenuti nel pomeriggio e saranno a frequenza obbligatoria, sarà tollerato un
massimo di assenze non superiore al 20%. Per la frequenza ai PAS non saranno
concessi esoneri dal servizio, anche se sicuramente, come accaduto nelle
precedenti edizioni, sarà possibile richiedere i permessi per diritto allo
studio, nella misura massima di 150 ore per l’anno solare.
In linea di massima, le lezioni si terranno nelle ore
pomeridiane e/o nell’intera giornata del sabato, fatta salva diversa
articolazione fissata dagli Atenei e dalle Istituzioni A.F.A.M., in relazione a
specifiche esigenze dei corsisti ed all’organizzazione di fasi intensive.
Quanto costeranno?
Come specificato nei precedenti decreti del 2013, i corsi saranno
organizzati dagli Atenei e dalle Istituzioni A.F.A.M. senza nuovi o maggiori
oneri a carico della finanza pubblica, ai sensi dell’art. 16 del DM 249/2010.
E’ previsto un costo medio di circa duemilacinquecento euro, interamente a carico dei partecipanti, con differenze fra ateneo e ateneo
E i concorsi
ordinari?
I PAS saranno riservati a chi avrà maturato l’anzianità di
servizio richiesta nel decreto in gestazione. Tutti gli altri docenti non
abilitati, dovranno partecipare comunque ai concorsi ordinari. Ovviamente anche
chi avrà diritto di partecipare ai PAS potrà partecipare ai concorsi ordinari e
a tal proposito, si ritiene che coloro che non potranno seguire le lezioni, per
precedenti impegni famigliari, personali o liberoprofessionali, di fatto
incompatibili con la frequenza obbligatoria per vari mesi in sedi
universitarie, che potrebbero essere anche relativamente distanti dal domicilio
degli interessati, saranno molti. A questi non resterà altro che partecipare ai
concorsi ordinari, già annunciati dal ministro Bussetti e che consisteranno in due
prove scritte e una orale, per i posti ordinari e in tre prove scritte e una
orale, esattamente come per chi non ha maturato le tre annualità di servizio.
Vedi anche: